Ai Vocizzi piace cantare rock, pop e rap. I Vociondi amano il belcanto.
Una volta vivevano tutti uniti, in pace e felici: ma poi nacque Rapa Rosa… Ormai la lite tra le due popolazioni sta diventando una vera e propria guerra. Questo non impedisce che Afàs dei Vociondi ed Èilef dei Vocizzi si amino di nascosto. Per fortuna c’è Fatartaglia, signora di tutte le voci, che, con il suo aiutante Micio Iridio, sistemerà ogni cosa – e ogni voce!
Una fiaba moderna e divertente, che fa diventare la vocalità un gioco, e fa riflettere sui temi della pace, della diversità e dell’amicizia.
Nel libro si trova: il racconto della storia, la sceneggiatura teatrale, suggerimenti di semplice scenografia; ci sono spunti per pensare e spunti per mettere in scena uno spettacolo, il testo suggerisce la voce e le azioni di ogni personaggio, le illustrazioni di Michelangelo Pace suggeriscono la postura e il costume di ciascuno.
Armando Editore, Progetto Gulliver, Roma 2008.

In occasione dell’uscita del libro a Roma, Palazzo dei Congressi
7a FIERA PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI – SPAZIO RAGAZZI ha avuto luogo il
Laboratorio teatrale con Claudia Palombi
a cura di Armando Editore
Per bambini dai 7 ai 10 anni

Piccoli lettori, piccoli attori. Quando i ragazzi interpretano

Claudia Palombi ha incontrato bambini e genitori nello spazio ragazzi della fiera, raccontando la storia di Happyfònia – uscito fresco di stampa per l’occasione – e facendo interpretare alcuni personaggi della pièce ai piccoli spettatori/attori. La performance è stata vivace e seguita con attenzione e divertimento dal pubblico che ha applaudito spesso e calorosamente, senza distinzione di età.

 

Una canzone cantata in lingua sconosciuta attira il giovane Fiore in un mondo magico. Dalla lotta tra il cavaliere Erik e il malefico Ogam all’incontro con la misteriosa Brigit, una spirale di eventi e incanti trascina i lettori in una storia ricca di colpi di scena, indovinelli ed enigmi. Riusciranno gli gnomi guardiani a fermare i nostri eroi? Tutto è narrato attraverso i dialoghi di tanti personaggi, da far vivere giocosamente tra amici o fra i banchi di scuola. Per chi ama l’avventura e il teatro e per chi ha voglia di passare dalla lettura alla messinscena, questo è un testo d’azione che suggerisce azioni. Le belle illustrazioni di Michelangelo Pace aiutano ad entrare nella magia di questa storia dal sapore celtico.

Armando Editore, Progetto Gulliver, Roma, 2003.

Argante è uno strano personaggio, « secco come un palo e con un buffo cappello che fa luce…», Bea è una bambina molto sveglia e terribilmente curiosa. Quando viene a sapere che Argante abita in un teatro, gli fa mille domande su come allestire uno spettacolo. Argante ne sa davvero molto e con affettuosa pazienza introduce Bea e i suoi amici nel magico mondo del teatro.

Argante, Bea e gli altri è un libro da leggere, ma non solo. È concepito per essere utilizzato, fatto proprio dal bambino, personalizzato: non è un oggetto da consumare e poi gettare. Sfogliando il volume, il bambino troverà giochi da costruire o da completare, che accresceranno il suo bagaglio culturale e gli daranno la ricchezza di un’esperienza che lo accompagnerà anche in futuro. È un libro di cui potrà diventare protagonista, in cui c’è ancora tanto da inventare e da fare con la fantasia e con la manualità. Alcuni stimoli vengono anche dalle illustrazioni di Michelangelo Pace.

Questo libro, insieme a Fa-Re teatro nella scuola, inaugura la collana “Quaderni di Lilliput” del “Progetto Gulliver”, un progetto ideato da Letizia Bernazza,  Laura Novelli e Annamaria Sorbo, che la casa editrice Armando ha accolto (1998) nell’intento di produrre materiali di supporto per chi voglia “giocare” al teatro.

Chi si appresta a condurre un’esperienza teatrale con un gruppo di bambini tra gli otto e gli undici anni troverà in questo volume un’utile traccia. Ci sono gli esercizi in forma di gioco della maestra Marcella; c’è la curiosità e la fantasia dei bambini, capeggiati dalla vivace Bea e dal musicale Rocco; ci sono anche i consigli di Argante, strano personaggio che Bea ha conosciuto in un teatro in disuso.

Il libro è congegnato in modo tale da rendere l’insegnante comunque libero di tessere la propria trama di giochi e di esercizi teatrali secondo scelte personali, dettate dall’attività svolta con gli scolari.

E, se è vero che fare teatro significa costruire relazioni, l’importante, per chi affronta questo percorso, non sarà tanto il prodotto finale quanto il percorso stesso, e l’allestimento di uno spettacolo avrà senso solo come momento culminante di questo itinerario. Fare teatro è un gioco di squadra ed è necessario che ogni bambino vi trovi la giusta collocazione scegliendosi un ruolo adatto alle proprie possibilità, senza provare ansia; tanto meno l’ansia di far  vedere quanto è bravo.

Questo libro, insieme ad Argante, Bea e gli altri, inaugura la collana “Quaderni di Lilliput” del “Progetto Gulliver”, un progetto ideato da Letizia Bernazza, Laura Novelli e Annamaria Sorbo, che la casa editrice Armando ha accolto (1998) nell’intento di produrre materiali di supporto al lavoro teatrale nelle scuole. Uno strumento per l’adulto, concepito in modo tale da rendere queste pagine piacevoli e “stuzzicanti” anche per il bambino.